I venerdì musicali di Dàmaris

SchermataOltre agli Amici dell’Opera di cui abbiamo parlato qualche tempo fa, a Pistoia è attiva un’altra associazione no-profit dedita da anni alla diffusione della conoscenza della musica classica. Si tratta di Dàmaris che, con le iniziative di Venerdì Musica, regala l’emozione di splendidi concerti ad ingresso rigorosamente gratuito! I concerti, che vedono di volta in volta esibirsi pianisti, violoncellisti e strumentisti con un curriculum di tutto rispetto, si svolgono presso l’aula magna del seminario vescovile. L’entrata è sul retro, dal cancello de “La Casa dell’Anziano”, al n° 14 di via Bindi, seguite poi le indicazioni per Università e infine sulla sinistra c’è l’ingresso al Seminario con un ampio parcheggio.

Il nome dell’associazione deriva dal personaggio di Damàride (o Dàmaris) che compare negli Atti degli Apostoli quando Paolo, recatosi ad Atene, pronuncia il suo discorso: “Ritto in mezzo all’Areopago, disse: « Ateniesi, sotto ogni rapporto, io vi trovo grandemente religiosi. Percorrendo infatti la vostra città e vedendo gli oggetti della vostra venerazione, ho trovato pure un altare con questa iscrizione: A un Dio ignoto! Quello che voi venerate senza conoscerlo, io lo annunzio a voi […] Quando intesero parlare di resurrezione dei morti, alcuni ci risero, altri dissero: « Di questo ti ascolteremo un’altra volta .» Alcuni però si unirono a lui e credettero, fra i quali Dionigi l’Areopagita, una donna di nome Damàride ed altri con loro. ” (Atti 17, 22 – 34)

Dàmaris è quindi colei che non va via, che non segue la massa, che canta fuori dal coro e rappresenta quindi benissimo lo spirito della bistrattata musica classica, seguita da pochi e snobbata dai media, tranne rare occasioni in cui compare l’artista vip o serve a reclamizzare un evento mainstream. Il programma delle serate musicali per il 2014 è ancora da stabilire ma per rimanere aggiornati si può seguire il sito ufficiale o chiedere l’iscrizione alla newsletter inviando una mail a info[chiocciola]venerdimusica.it Il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 13 Dicembre alle ore 21.15 con il concerto pianistico di Riccardo Risaliti che proporrà le parafrasi delle opere di Verdi fatte da Liszt. Chiudo riportando un editoriale del direttore artistico, Rodolfo Alessandrini, da cui si evince lo spirito e le finalità di questa Associazione.

“Vendere la musica classica di questi tempi, specialmente in Italia, è un po’ come vendere i ghiaccioli in Alaska o le termocoperte all’equatore: il degrado culturale imperante che ci ha accompagnato negli ultimi anni attraverso tutti i media, sembra non lasciare molto spazio a qualcosa che non sia fracassone, colorato, subliminalmente erotico e soprattutto facilone! Ma chi ha voglia di strizzarsi il cervello per cercar di capire il significato dell’ultimo Beethoven, o per star concentrato mezz’ora a sentire una Sonata quando la media dell’ascolto a cui il teletrash ci ha abituato sono tre minuti scarsi con massimo tre cambi armonici? E soprattutto come si fa a rispettare qualcuno che contro corrente si propone ad un pubblico senza avere un supporto televisivo, un’aura di divismo con relativo codazzo e il profumo (o puzzo) dei tanti soldi guadagnati? Ci avete fatto caso che il successo di certe porcherie è direttamente proporzionale ai guadagni che ci sono dietro? Eppure in Italia stanno lavorando e crescendo degli straordinari musicisti che, malgrado tutto, ci credono ancora. Lavorano in silenzio ore e ore tutti i giorni, spesso per terminare gli studi spendono più anni di un medico, di un avvocato o di un giornalista, sapendo che le probabilità di avere una notorietà decorosa sono minime. Un po’ di rispetto per questo è chiedere troppo? E che dire di tante (ma tante) altre persone che la Musica, quella con la emme maiuscola, continuano a sentirla e seguirla contro corrente e la tengono in vita con la loro presenza ai concerti e con la loro piccola collezione di dischi? Non meriterebbero anche costoro un plauso? Ma soprattutto: che dire delle maree di persone che potenzialmente potrebbero fruire e godere di questa Musica migliorando la qualità della propria vita, ma non possono farlo perché nessuno li ha mai avvicinati a qualcosa di diverso dalla spazzatura commerciale, e nessuno si è mai degnato di far loro ascoltare qualcosa di serio a scuola? Visto che ci hanno rincitrullito per due anni col la borsa, peraltro senza che nessuno abbia veramente un’idea di quello che sia […] In borsa c’è solo una regola: prima o poi, se è alta, scenderà e, se è bassa, salirà. I disastri vengono dalla paura di perdere troppi soldi quando scende, o dalla bramosia di guadagnarne troppi mentre sale; paradossalmente chi non ha paura e sta fermo corre meno rischi. Dunque se oggi siamo culturalmente così in basso, significa che prima o poi dovremo risalire: sembra impossibile, ma alcuni segnali già li abbiamo visti. Chi crede nella cultura e nell’arte, chi aspira ad un mondo meno degradato e commerciale, ha il dovere di resistere e di cercare di far sopravvivere quello in cui crede a questa tempesta di mota intellettuale che ci ha travolto. Nel nostro piccolo lo stiamo facendo anche noi, con tante difficoltà ma con fiducia. Non ci abbandonate, non perdete le speranze, risaliremo! Ma ora dobbiamo tenere duro, crederci e non mollare.”


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