Un quartiere dedicato all’arte

In principio fu un appassionato di arte e pittore amatoriale (Zio Iosif) che, pubblicando i propri lavori su Twitter, riscontrò plausi dai suoi seguaci. Questi gli chiesero di essere avvertiti ogni volta che pubblicava aggiornamenti e, dopo un po’, decise di creare con queste persone una chat di gruppo. In quel contesto venivano condivise opere, consigli, esperienze legate al proprio rapporto con l’arte. Col tempo quella chat si è affiatata e ha deciso, su suggerimento di un suo membro (Angela Clemeno), di aprire un profilo apposito che facesse da collettore di opere di artisti emergenti o comunque non professionisti: una sorta di galleria virtuale aperta a tutti. È così che nasce QuARTiere APT della cui redazione mi pregio di fare parte. L’acronimo APT sta per Associazione Pittori Twitter ma è ovviamente un modo autoironico di darsi un nome altisonante. Abbiamo rivolto qualche domanda ad Angela Clemeno per raccontare questa esperienza che sta riscontrando molti apprezzamenti.

Cosa c’era alla base della tua idea di aprire una pagine dedicata all’arte? Quale obiettivo o speranza avevi?

L’idea mi è venuta scambiando opinioni e confrontando progressi delle nostre stesse opere all’interno del già formato collettivo APT. Dopo più di un anno il nostro collante si è dimostrato essere la fiducia e la comprensione, oltre alle idee e progetti comuni che cominciavano a prendere forma. In quel frangente, ho pensato di proporre una pagina comune, sempre su twitter per cominciare, anche perchè l’acronimo APT significa appunto Associazione Pittori di Twitter. Inizialmente non avevo ben chiaro come procedere poi, dopo un periodo di riflessione, ho riproposto l’idea ad APT, che in quello stesso giorno ha preso la connotazione di redazione, e siamo partiti.  Il primo passo è stato aprire un profilo nuovo e chiamarlo QuARTiere APT, nome proposto da me. La scelta è avvenuta in modo democratico con una votazione della redazione su varie proposte. Il significato di QuARTiere prende spunto dal quartiere degli artisti di Montmartre, a Parigi. C’è la voglia di rinnovare quello stesso spirito, artisti che creano in un contesto collegiale, confrontandosi e dando sfogo alle tecniche più disparate, immediate se vogliamo: impressioni dell’ambiente, paesaggi, persone, animali e elaborazioni del contesto naturale e cittadino. Un senso anche comunitario, sganciato dalle logiche ferree del mercato dell’arte e delle gallerie come le conosciamo, quindi anche non esclusivamente professionisti del settore.

Dopo due mesi di vita, che risposta ha avuto QuARTiere APT da parte del pubblico di amanti dell’arte?

Sono molto soddisfatta del riscontro che abbiamo ottenuto anche nell’immediato. Attualmente la collaborazione con la redazione è essenziale al funzionamento della stessa pagina, che è stata corredata da strumenti di condivisione efficaci. Il pubblico ha davanti una pagina gestita giornalmente con condivisioni di opere in successione, alternate tra i diversi artisti che si sono proposti e le nostre opere o work in progress delle stesse. Abbiamo attirato così molti degli artisti disseminati su twitter, alcuni che non si erano palesati prima, scoprendo talenti inaspettati. Gli appassionati invece sono entusiasti, ci seguono, supportano e si interessano al nostro lavoro.

Fra gli scopi di QuARTiere APT c’è anche quello di stimolare e far avvicinare all’arte chi magari è intimorito dalle tecniche o non sa di potersi esprimere con certi mezzi. Una missione ambiziosa?

QuARTiere APT è anche per chi pensa di non avere gli strumenti adatti ad approcciarsi alla pratica dell’arte. Di solito sono i più curiosi che nascondono delle capacità e a noi piace andarli a scovare. Fino ad ora è capitato diverse volte.

Altro aspetto dell’iniziativa è quello didattico, con mini corsi su come affrontare aspetti base della pittura.

Proprio per la componente di cui parlavo, abbiamo pensato di aggiungere una volta a settimana dei mini corsi di disegno base che poi andranno a proseguire negli stili e nelle tecniche artistiche più avanti. Trovo molto stimolante poter condividere alcune mie competenze acquisite negli anni e renderle disponibili gratuitamente.


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