Un mistero di sogni avverati

Sabato 17 giugno, presso la Fondazione Tronci, in corso Gramsci a Pistoia, un evento che unisce musica e poesia.

I “Canti Orfici” del poeta visionario toscano diventano canzone.
Dino Campana: ignorato in vita, la sua poesia ha avuto poi nel tempo una rivalutazione clamorosa.
Oggi i “Canti Orfici”, l’unico suo libro scritto e pubblicato in vita, sono considerati un’opera imprescindibile della poesia moderna italiana e non solo.
Mentre la tormentata vicenda biografica di Campana e la sua follia, sono state oggetto di molti film e di spettacoli teatrali, Massimiliano Larocca, musicista fiorentino giunto al quinto album, ha trasformato in canzone le liriche visionarie del poeta di Marradi, mantenendosi fedele a parole e metrica in una operazione mai tentata prima in Italia.

UN MISTERO DI SOGNI AVVERATI … il disco
“La poesia musicale europea colorita”: questa era la definizione con la quale Dino Campana descriveva i propri versi, la propria opera e la propria estetica.
Un manifesto che ha guidato e convinto Massimiliano Larocca, musicista rock fiorentino con una carriera quasi ventennale, ad approcciare i “Canti Orfici” di Campana in un modo totalmente inedito, fuori dagli accademismi musicali e letterari.
In questo lavoro Larocca vuole mostrare sia la profonda rotondità popolare che la forte spigolosità rock dall’altra dei versi campaniani.

Canzoni in tutto e per tutto: che mantengono fedelmente e integralmente i versi di Campana, senza intaccare neanche una parola, ma che li rinnovano in una musicalità intensa e inedita che unisce folk, rock, contemporanea e persino tango argentino.
Un linguaggio musicale che ripercorre l’itinerario che il poeta percorse nel corso della sua intensa vita di viaggiatore vagabondo.

Per produrre, arrangiare, supervisionare il progetto Larocca ha chiesto la collaborazione di uno dei grandi maestri della tradizione popolare italiana contemporanea, quel Riccardo Tesi che ha portato la toscanità in tutto il mondo, senza perdere la sua credibilità di musicista internazionale. Una presenza che arricchisce ulteriormente di significati importanti questo progetto, rafforzandone l’impronta.

A Tesi si aggiungono i romagnoli Antonio Gramentieri (autore anche di alcuni arrangiamenti) e Diego Sapignoli, membri dei Sacri Cuori, la band strumentale oramai nota a livello mondiale e conosciuta anche per i lavori teatrali e cinematografici (come la colonna sonora di “Zoran, il mio nipote scemo”, film premio della Critica a Venezia 2013).
Un incontro, quello tra Tesi/Larocca e Sacri Cuori, che rinnova il “confine” geografico tra Toscana e Romagna, luogo-chiave nella vita e nella vicenda di Dino Campana.

Il disco è stato registrato dal quartetto base in presa diretta in soli tre giorni presso lo studio di Riccardo Tesi a Pistoia, in una live session rapida e spontanea attorno ai versi di Campana.
È così che si sono incontrati mondi solo apparentemente lontani come quelli dei quattro musicisti coinvolti nelle session: le raffinatezze world/contemporanea di Tesi con lo stile melodico e gli inserti noise di Gramentieri, uniti alla voce “nera” e profonda di Larocca, in pieno stile crooner.
Un disco intestato ad un solista, che di fatto però è frutto del lavoro di una band (formatasi per l’occasione), che ha lasciato la musica fluire spontaneamente, senza limiti di tempo e di generi, con le poesie dei “Canti Orfici” come unico riferimento imprescindibile.
Il risultato è un mélange sonoro originale che sottolinea ulteriormente, se ce ne fosse bisogno, l’assoluta unicità di questo progetto.

fonte: www.rock.it

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