Radio Pescia è di nuovo on air

radio pescia[dropcap]N[/dropcap]el variegato panorama delle web-radio, un posto di primo piano nella nostra provincia è occupato da Radio Pescia. Nata pochi anni fa dalla passione per la radio di alcuni amici valdinievolini, poi costituitasi in Associazione aderente all’Arci, Radio Pescia si è in breve tempo ritagliata un pubblico costante e affezionato. Questo anche grazie alla programmazione varia che non si poggiava esclusivamente su playlist lasciate andare in automatico ma puntava sulla fantasia e l’ironia di un nutrito gruppo di speaker, ognuno con la sua trasmissione dedicata. Recentemente la radio ha dovuto interrompere le trasmissioni che però, diciamolo subito, riprenderanno a brevissimo. Ne parliamo con Emanuele Cutsodontis, animatore della rubrica letteraria nonché membro attivo della prima ora dell’Associazione.

Emanuele, puoi tracciare brevemente la storia che ha portato alla nascita di Radio Pescia?

L’idea, l’impulso decisivo è arrivato da Esvaldo “Billy” D’Ulivo. Al suo appello per costruire un nuovo mezzo di comunicazione e di aggregazione abbiamo risposto in tanti. Alcuni, come me e Massimo Cappelli, avevano già avuto in passato esperienze radiofoniche, ai tempi delle radio libere in FM; altri, come Alberto Celli, con trascorsi nell’organizzazione di eventi musicali; altri ancora, come Federico Nardini, Iacopo Benigni e Luigi Briganti, in cerca di un mezzo con cui trasmettere le proprie emozioni e fare informazione. Alcune riunioni, qualche incontro. E l’avventura è iniziata, grazie al supporto della sezione Avis di Pescia che ci ha messo a disposizione una stanza e un computer per trasmettere sul web.

Quanto è durata e che riscontri ha avuto la “prima stagione”, se così la possiamo chiamare, di Radio Pescia?

La “prima stagione” possiamo farla coincidere con il nostro primo anno di vita, quello in cui abbiamo trasmesso utilizzando la piattaforma gratuita di Spreaker. È stata senza dubbio la più fortunata della nostra storia, per due motivi: primo perché eravamo una novità, in molti si sono avvicinati alla radio, anche solo per curiosità; secondo perché le nostre trasmissioni potevano essere ascoltate in diretta, oppure in podcast direttamente dai link che pubblicavamo sulle nostre pagine Facebook o direttamente in quella della radio. Poi, però, le cose sono cambiate, e noi abbiamo dovuto cambiare con loro. Un bel giorno abbiamo ricevuto, pressoché in contemporanea, una lettera raccomandata dall’SCF, il consorzio dei discografici, che ci ingiungeva di metterci in regola nei loro confronti. Inoltre, un messaggio dai gestori di Spreaker, ci comunicava che le nostre trasmissioni non erano più coperte nei confronti di SIAE e, appunto, SCF. A questo si aggiunge che la sede dell’Avis, per quanto utile e comoda, non poteva fungere da punto di aggregazione, quello che ci proponevamo di diventare.

Un primo stop, quindi, da cui nasce la “seconda stagione”.

Esattamente. Quando siamo venuti a conoscenza della possibilità di utilizzare la struttura del Centro Polivalente Amina Nuget di Uzzano abbiamo valutato i pro e i contro, le possibilità che avrebbe aperto e l’impegno che ci avrebbe richiesto, e abbiamo deciso di partecipare al bando per la gestione, vincendolo. Abbiamo cambiato piattaforma, ci siamo messi in regola con SIAE e SCF, e abbiamo ripreso le trasmissioni. I costi, però, sono risultati molto superiori a quelli previsti. Ci siamo perciò presi un’altra pausa, per decidere come ripartire nel modo migliore.

Su che basi ricomincerete a trasmettere e che novità si dovrà aspettare l’ascoltatore?

Abbiamo preso una decisione importante sia dal punto di vista economico che artistico, decidendo di puntare sulla musica Creative Commons. Una scelta difficile, che ci è costata l’addio di due dei nostri speaker storici, il giovanissimo Davide Paolini e il veterano della FM Luca Martini vdj. Ma questa è anche una scelta che ci permette di risparmiare distinguendoci dalle altre radio. Noi trasmetteremo solo musica non tutelata, quindi non dovremo più pagare SIAE o SCF, musica che è del tutto sconosciuta ai più, ma di livello elevato quanto, se non di più, rispetto a quella che ogni giorno ascoltiamo in radio o vediamo proposta in televisione. Per chi vuole ascoltare Pink Floyd o Laura Pausini ci sono le varie Radio Capital e Radio Italia. Noi siamo Radio Pescia. Parleremo di ciò che conosciamo, che vediamo tutti i giorni. E ascolteremo musica che solo noi facciamo ascoltare. Una scelta, insomma, che unisce economia, amore per la nostra Valdinievole e marketing. Speriamo che questa scelta venga apprezzata anche dagli ascoltatori.

Noi ne siamo sicuri, anche perché sarà l’occasione di scoprire tanti artisti che altrimenti non avremmo la possibilità di ascoltare. Sintonizzatevi quindi sulle frequenze telematiche di Radio Pescia, la nuova programmazione vi aspetta!

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