Cosa rende un artista un buon artista? Domanda da mille risposte. Una delle tante è la riconoscibilità, l’originalità, il tratto distintivo dello stile. Da questo punto di vista Daniele Capecchi è senza dubbio un buon artista. I suoi ritratti, infatti, hanno un’impronta molto personale facilmente riconducibili al suo autore. Realisti, iper-realisti, con chiaroscuri molto accentuati, o con un monocolore di riferimento, sembrano emergere dalle tele e inchiodare l’osservatore con i loro sguardi. Personaggi famosi di oggi e di ieri, del cinema, della musica, del jet-set internazionale; ma anche personaggi dei fumetti, dei cartoni animati; fino a gente comune e autoritratti. Sul sito danielecapecchi.org si può vedere un’ampia selezione delle sue opere, ma meglio ancora sarà andare, dal 16 al 31 ottobre, al museo Marini, Palazzo del Tau con orario 10-17 dal lunedì al sabato, alla sua terza personale: Non avrai altro di noi. A dieci anni dalla mostra d’esordio, Chiari di luce, all’oratorio della chiesa di San Paolo e dopo Open Face alla biblioteca San Giorgio, Capecchi torna a esporre in un luogo prestigioso di Pistoia (a Firenze ha invece esposto Porntraits con ritratti di sole pornostars e a Quarrata Crisi d’identità nel 2011). La mostra viene presentata come un dialogo-decalogo con le poesie di Paolo Fabrizio Iacuzzi, cui le tele saranno abbinate.
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