Libri rari e misteriosi

Recentemente, a seguito di una reiterata richiesta da parte di un fedele lettore del blog, mi è capitato di visitare una importante biblioteca del nord Italia. Non dirò il nome né la città, non ha importanza, e soprattutto non voglio mettere in imbarazzo nessuno. La missione, se così si può chiamare, consisteva nello scandagliare un vasto archivio frutto di un lascito di un famoso scrittore che, come sovente avviene, conteneva i più disparati volumi: antichi, moderni, di lusso, tascabili, di ogni genere letterario, rari e comunissimi. Ovviamente, il mio obiettivo era un volume estremamente raro e prezioso che, a quanto pare, si trova solo in quella biblioteca, unica copia nota in tutto il territorio nazionale. Forse ne esiste un’altra in Russia, ma ancora non ho avuto la certezza di questa “soffiata”, mi sto documentando e, se risultasse veritiera, mi recherò senz’altro anche là per farne almeno delle fotocopie.
Insomma, per farla breve, la gita nel nord Italia è stata davvero spassosa, ricca di momenti esilaranti e persino tristi, e nel complesso ne è valsa la pena. Anche perché il committente aveva spesato tutto senza badare ai cento euri. Di ritorno a Pistoia, ho potuto mostrare in foto al committente il prezioso volume, ché ovviamente non è disponibile per il prestito e non potevo nemmeno tentare di rubarlo perché non sono il tipo. E lui, lasso, si è messo a piangere dalla commozione, prorompendo in gemiti ed esternazioni davvero ridicole, tanto che a un certo punto ho dovuto dargli uno scappellotto perché stava diventando patetico e io avevo fretta. Ripresosi, ricolmo di gratitudine, mi ha detto: “Tu non immagini nemmeno da quanto tempo desideravo vedere questo libro. Adesso sono felice.”
Io ho salutato e me ne sono andato.
Mentre tornavo a casa mi sono tornate alla mente le parole del grande filosofo pisano, Antonio Calamecchi: “Non pensare mai di essere arrivato finché non avrai riconosciuto il volto del Salvatore nell’ultimo degli ultimi.”
Aveva proprio ragione.


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