Lettere dal mondo offeso

Sabato 18 novembre alle ore 18, presso Lo Spazio di via dell’ospizio, presentazione del libro di Christian Tito e Luigi Di Ruscio, Lettere dal mondo offeso (L’Arcolaio, 2014, pp. 210, euro 14,00). Intervengono Christian Tito e Augusto Iossa Fasano. Con la partecipazione di Luigi Cannillo e Nino Iacovella.

Un giorno un giovane poeta conosce casualmente l’opera di un vecchio scrittore, un tempo stimato da critici e letterati, come Fortini, Quasimodo, Porta, ma ormai da sessanta anni relegato in solitudine lontano dall’Italia. Tra le righe della fitta corrispondenza che nasce tra i due si legge la storia di una grande amicizia ed anche un originale e profonda riflessione sulla cultura, l’arte e la vita italiana della seconda metà del Novecento.

“Chiunque legga questa opera troverà la meraviglia di un carteggio che per certi versi ricorda “Lettere ad un giovane poeta” di Rilke. Ma qui Di Ruscio parla come un padre con una tenerezza inaudita verso il suo giovane amico. Quasi un testamento privilegiato di uno dei poeti più conosciuti tra i circoli antistituzionali della poesia italiana.
Quello che colpisce è la profonda umanità e l’alto senso etico nella corrispondenza tra i due. Le incursioni liriche e il tessuto connettivo delle prose introduttive danno al carteggio una profondità e una linearità avvolgente. Ho provato una grande commozione e la sempre più consapevole conclusione che questo bellissimo libro rappresenti in fondo un grande esempio tramandato tra le generazioni di lettori. Un summa di cosa dovrebbe essere la poesia, la sua funzione, tra gli umani. Grazie di cuore, Nino Iacovella”


Christian Tito (Taranto, 1975) vive a Milano dove lavora come farmacista. Ha pubblicato Dell’essere umani (Manni, 2005) e Tutti questi ossicini nel piatto (Zona, 2010). Film-maker, ha diretto diversi cortometraggi presentati in diversi festivals nazionali e internazionali.

​Luigi Di Ruscio (Fermo 1930 – Oslo 2011) emigrato in Norvegia nel 1957, ha lavorato per trentasette anni in una fabbrica metallurgica produttrice di chiodi di Oslo. Opere di poesia: Non possiamo abituarci a morire (Schwarz, 1953), Le streghe s’arrotano le dentiere (Marotta, 1966), Apprendistati (Bagaloni 1978), Istruzioni per l’uso della repressione (Savelli 1980), Epigramma (Valore d’uso edizioni, 1982), Enunciati ( Stamperia dell’arancio, 1993 ), Firmum (peQuod, 1999), L’ultima raccolta (Manni, 2002), Epigrafi (Grafiche Fioroni Casette D’Ete, 2003), Poesie Operaie raccolta antologica (EDIESSE, 2007)
Opere di prosa: Palmiro (Il lavoro editoriale, 1986 I e II ediz.; Baldini & Castoldi, 1990; III ediz. ; Ediesse, 2010 IV, ediz.), Le mitologie di Mary (Lietocolle, 2004), L’Allucinazione (Cattedrale, 2008 ), Cristi polverizzati (Le lettere, 2009), La neve nera di Oslo (Ediesse, 2010), 50/80 con A. Ferracuti (Transeuropa, 2011), Memorie immaginarie e ultime volontà (Senzapatria, 2011), Zibaldone norvegico, Romanzi raccolta antologica (Feltrinelli, 2013)

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