Le riflessioni di Giaccherino

image006Il convento di Giaccherino ospiterà Le Riflessioni di Giaccherino, la prima edizione di un ciclo di incontri gratuiti e aperti a tutti. La manifestazione culturale, che avrà luogo dal 24 Settembre al 2 Ottobre 2015, tornerà ad illuminare uno dei monumenti storici più importanti del territorio pistoiese. Questa edizione inaugurale delle Riflessioni di Giaccherino prende spunto dai primi versi del Cantico delle Creature di San Francesco. In un momento storico di grandi mutamenti, dove non è facile vedere la strada da seguire, questa invocazione può indurci a far chiarezza su ciò che è confuso e mostrare ciò che è ambiguo alla luce del pensiero e della parola. La luce, nelle sue innumerevoli forme di riflessione, sarà elemento generativo di tutta l’iniziativa e sottotesto cui si atterranno tutti gli interventi. Gli incontri sono gratuiti ed aperti a tutti. Prima dell’inizio di ogni evento in programma, a partire dalle 19 sarà allestito un aperitivo ed un buffet.


 Il programma

 Giovedì 24 settembre

ore 17.30 Inaugurazione della mostra “Apparizioni” dell’artista Massimo Biagi. La mostra resterà aperta fino al 20 ottobre e sarà visitabile tutti i giorni su prenotazione. Il percorso artistico di Massimo Biagi, studiato appositamente per l’iniziativa, Le riflessioni di Giaccherino si articolerà attraverso alcuni dei locali più suggestivi del convento in una sorta di itinerario emozionale.

ore 21.00  Adriano Prosperi, storico e giornalista, “L’eresia della vita povera”. La povertà come scelta di vita non fu un dato originario della storia del cristianesimo. Apparve come una componente necessaria dell’imitazione di Cristo nella cultura religiosa della società medievale, sullo sfondo dell’avvio di una straordinaria fioritura di commerci e di sviluppo dell’economia monetaria. Si trattò fin dall’inizio di una proposta che conteneva forti elementi di contestazione degli assetti esistenti ed in particolare dei comportamenti del corpo ecclesiastico e si portava dietro temi visionari e apocalittici. Nel corso della conversazione si esamineranno alcuni momenti di questa vicenda.

Venerdì 25 settembre

ore 21.00  Marco Vannini, scrittore e filosofo, “Dialogo intorno alla fede: luce dell’anima”. Il paradosso della fede è che essa non è una credenza, da porsi accanto, sopra o sotto le conoscenze scientifiche. Come insegna Giovanni della Croce, la fede toglie via ogni credenza e ogni presunto sapere, conducendo a una “notte”, a un “niente sapere”. La fede, infatti, in quanto tensione dell’intelligenza verso l’Assoluto, spazza via ogni relativo, ovvero riconosce la relatività di ogni preteso sapere. La “notte”, il “nulla” cui  incessantemente conduce è però una notte piena di luce, un nulla che è il Tutto, ove l’anima scopre di non essere altro dalla luce, ma la luce stessa.

Martedì 29 settembre

ore 21.00 Piero Castiglioni, architetto e light designer, “Neverlight, la luce che non c’è”. La luce è l’emozione, la luce è lo spazio, la luce è il suono… La luce in sostanza è il quinto materiale dell’architettura. Il light designer ha il grande compito di instaurare il dialogo tra la luce e gli oggetti: l’integrazione nell’architettura è il principale requisito di un buon progetto, la non visibilità degli apparecchi costituisce sicuramente un elemento positivo se si accompagna ad un meticoloso controllo e alla distribuzione dell’illuminazione.

Giovedì 1 Ottobre

Open Night
dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Visite libere gratuite

dalle ore 18.00 alle ore 19.00 Visita guidata su prenotazione, un’occasione per visitare il convento guidati da Lorenzo Cipriani, storico dell’arte (adulti € 5)

ore 20.00 Aperitivo sulla terrazza panoramica

ore 21.30 Cena degustazione su prenotazione a cura dello chef Moreno Ianda della “Locanda La Bussola da Gino”  (€ 30). Per partecipare alla serata Open Night è necessaria la prenotazione al numero 338-3596686 o scrivendo ad [email protected]

 Venerdì 2 Ottobre

ore 19.00 Performance “Il pegno”, dell’artista Massimo Biagi.

ore 21.00 Gherardo Gossi, direttore della fotografia, “Con altri occhi, la luce e la scrittura cinematografica”. “Una linea è il rapporto tra un chiaro e uno scuro”. Iniziava così il corso di disegno del mio liceo e questa frase mi accompagna da quegli anni ogni volta che incomincio un nuovo lavoro. Forse proprio in quel periodo è nato il mio intenso rapporto con la luce, come tratto che definisce e struttura la nostra visione: il chiaro e lo scuro, la magia del luce-ombra come definizione dello spazio.

 Fuoriprogramma

“La collezione di Giaccherino”. Mostra del fotografo Giuliano Grittini “L’Arte della Bellezza”. La mostra sarà visibile fino al 20 ottobre 2015. Un viaggio intorno al tema della bellezza, nel suo doppio registro interiore ed esteriore.

  

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