La viandanza di Nacci

viandanza nacciVenerdì 25 marzo alle 18.30, presso Lo Spazio di via dell’ospizio, Luigi Nacci presenta Viandanza. Il cammino come educazione sentimentale (Laterza, 2016, p. 160, euro 14,00). Interviene, insieme all’autore, Francesca Matteoni. Luigi Nacci, fondatore del Festival della Viandanza ed esperta guida della Compagnia dei cammini, ci accompagna in un viaggio emozionante lungo i due percorsi frequentati da secoli dai pellegrini d’Europa: la via per Santiago e la via Francigena.
Un tempo la via Francigena e la strada per Santiago erano attraversate da viaggiatori che perpetuavano una secolare tradizione religiosa, quella del pellegrinaggio nei luoghi santi.
Oggi è esploso un fenomeno nuovo, per numeri e per significati: negli ultimi 10 anni oltre 110 mila italiani hanno percorso a piedi la via per Santiago. In costante crescita è anche il dato di presenze sulla via Francigena. Migliaia e migliaia di nuovi pellegrini si mettono in cammino non per trovare Dio ma per trovare risposte nuove a domande antiche. Quelle antiche vie – che costituiscono la memoria profonda di un continente – parlano, incitano a ricordare, ci raccontano quello che siamo stati e come potremmo essere. Questo libro è per loro: per tutti coloro che hanno fatto il cammino, o lo faranno, per sognare a occhi aperti e in pieno giorno un’altra vita.
Sullo sfondo dei paesaggi che incastonano le più antiche strade d’Europa, scopriamo in compagnia di Luigi Nacci un altro modo di stare al mondo: il pane si divide, le porte non si chiudono, le cose di cui si ha bisogno sono poche, le relazioni non sottostanno al potere e al denaro, ogni gesto è gratuito e ogni speranza ha di fronte a sé una strada aperta. Il cammino vero, quello lungo che affatica e sfianca e consuma, è anche un viaggio in cui emergono con forza inaudita sentimenti profondi: paura, spaesamento, nostalgia, disillusione ma anche umiltà e allegria. La viandanza diventa uno straordinario modo per conoscere anche se stessi. «Quando si è stati pellegrini, viandanti, forestieri, clandestini o nomadi una volta, lo si è per sempre. Non possiamo tornare alle nostre vite ordinarie e sprangarci in casa. Possiamo farlo per un po’, ma poi, se continuassimo, impazziremmo. Perché se tenessimo le porte chiuse, rinnegheremmo la polvere e il fango in cui abbiamo sognato ad occhi aperti. E non c’è niente di peggio che tradire un sogno.»

Luigi Nacci è poeta e scrittore. Ha pubblicato volumi di versi e un saggio di critica letteraria. Suoi testi e interventi sono apparsi su testate giornalistiche, blog e in antologie. Gli piace considerarsi un viandante. Ha ideato il Festival della Viandanza e ha messo quella parola luminosa al centro della sua ricerca. Quando non viaggia a piedi da solo lo fa con i Rolling Claps, gruppo che ha creato per riscoprire le antiche vie, oppure come guida della Compagnia dei Cammini. Il suo ultimo libro è Alzati e cammina. Sulla strada della viandanza (Ediciclo 2014, vincitore del Premio L’Albatros-Città di Palestrina per la letteratura di viaggio).

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