La MELA compie due anni

2Oggi questo blog compie due anni. Auguri. Sinceramente pensavo finisse prima, credevo che mi sarei stufato presto di questa formula a metà fra il comunicato stampa e l’indagine territoriale sull’arte. E invece alla fine mi ha appassionato, o quantomeno continuo a divertirmi quel tanto che basta a tenere in piedi la baracca. Sì, perchè giusto per divertimento si può fare una “rivista” come La MELA. I riscontri da parte dell’intellighenzia intellettuale/editoriale pistoiese sono stati pari a zero; il ritorno in termini di immagine meno di zero (ma non sono fotogenico, quindi va bene così); le eventuali porte che si potevano aprire con collaborazioni di vario tipo in ambito editoriale-culturale (in cui ingenuamente all’inizio un po’ credevo) sono rimaste ben serrate (forse dovrei bazzicare di più gli aperitivi che contano, ma detesto il rito dell’aperitivo… un bel guaio); gli introiti pubblicitari da banner e donazioni sono fermi a 9 euri (e fino a 36 non posso incassarli). Insomma, capite cosa intendo quando dico che un blog così si può fare solo per hobby e passione.

In tutta questa desolazione, però, qualche nota positiva c’è. Con la “scusa” del blog, ho avuto l’occasione di conoscere artisti ed eventi a cui forse, se non avessi avuto questo pungolo, non mi sarei avvicinato. Persone semplici, fuori da tutti i giri che contano, nomi semisconosciuti dotati però di una grande anima e di una passione vera per quello che fanno, in modo sincero e disinteressato. Ho poi avuto riscontri affettuosi da diversi amici e conoscenti che non mancano di farmi un po’ di pubblicità sui social network e con cui, anche grazie a La MELA, ho mantenuto o approfondito i rapporti. Infine, il contatore delle visite si mantiene costante su diverse decine di accessi unici al giorno il che, considerando l’aggiornamento saltuario che vede anche dei “buchi” di diversi giorni fra un post e l’altro, rimane un mistero anche per me. Grazie quindi a chi cerca, legge, diffonde La MELA, se non è ancora avvizzita è anche merito vostro. Chiudo ricordandovi l’iniziativa del concorso letterario, partecipate e fate girare.

 

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