La letteratura latina inesistente di Tonietto

Sabato 7 ottobre alle ore 18.00, presso la libreria Lo Spazio di via dell’ospizio a Pistoia, Stefano Tonietto, in dialogo con Giuseppe Dino Baldi, presenta il suo Letteratura latina inesistente (Quodlibet, Compagnia extra, 2017, pp. 204, euro 15,00), un’altra letteratura latina che non avete studiato a scuola.
Una letteratura latina che nessuno può avere studiato a scuola, una parodia del manuale scolastico, dove compaiono autori assolutamente impensabili, divisi in correnti ed epoche; la Lesbia cantata da Catullo che risponde irritata a Catullo; il «seccatore» di Orazio che aveva già seccato anche Cicerone; un poemetto lucreziano sulla jella; e poi anticipatori, in anticipo di duemila anni su Ungaretti e Montale, e così via.
È la Filologia Creativa, nuova disciplina accademica, dove un testo letterario mai scritto viene restituito al godimento dell’umanità e agli studi futuri, colmando una parte dell’infinita lacuna che è l’ipotetico e l’impossibile. Come recita la quarta di copetina: «Il fatto, meramente contingente, di essere esistito non dovrebbe più costituire, per un autore latino, l’unico criterio di scelta.»


Stefano Tonietto, nato e vivente a Padova, ha pubblicato, a sua grande gloria, uno straordinario libro anacronistico, il poema comico-cavalleresco Olimpio da Vetrego (Inchiostro, 2010) in endecasillabi rimati, per un totale di 4.633 ottave.

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