Informato, colto, laureato e saggio.

«Differenze tra informato, colto, laureato e saggio.
Tutti questi, tranne il saggio, sono convinti di possedere simultaneamente anche i restanti titoli.

La maggior parte delle persone che ci circondano sono iper-informate e scambiano questa ipertrofia di informazioni per cultura. L’overdose di informazioni è invece un accecamento in piena regola e fa dell’informato un preparatissimo pappagallo.

Chi trasuda cultura è spesso solo pieno di nozioni e un intrigante oratore. Colleziona le sue conoscenze e le combina per procurarsi un’aura presso le sue cerchie, ma è completamente incapace di disfarsene per distillare epifanie proprie. È altrettanto incapace di intersecare le sue letture alla sua interiorità e raggiungere delle consapevolezze che trascendono il sapere.

Per non parlare dei laureati. Va da sé, della maggior parte. Dei veri indottrinati. Tolto ciò che hanno studiato, -principalmente per procurarsi una posizione sociale- non sanno altro. Si premurano di non farsi mai un’opinione su nulla. Non ne hanno bisogno. La laurea le riassume tutte d’ufficio. In compenso, te la rinfacciano come se fosse una patente di intelligenza.

Resta il saggio, -se esiste ancora- il quale potrebbe benissimo non essere né colto, né informato, né laureato, ma sa imbarazzarsi di quello che sa, spesso lo cela, e non di rado ne ride.» Alex Tattoli

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Interessante a tal proposito il libro Propaganda di Jacques Ellul in cui si mostra come i colti e gli intellettuali siano i primi ad aderire alla propaganda conservativa dei regimi liberali.


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