Ci ha lasciati un poeta. Un saluto a Paolo Succhiarelli

Ho conosciuto Paolo più di vent’anni fa, quando frequentavo un gruppo di ragazzi a Gello. Fra loro c’erano anche le sue sorelle, tramite le quali venni a sapere di questo ragazzo che stava combattendo una battaglia difficilissima con una malattia. Venne organizzata una raccolta fondi per aiutare la sua famiglia a sostenere le spese di una costosa trasferta in Inghilterra per eseguire un’operazione complessa. Paolo tornò vincitore, alla faccia dei tanti che lo davano quasi per spacciato. Da allora non ha mai smesso di lottare. E di scrivere. Non ho più avuto modo di frequentarlo, da allora, ma ebbi modo di seguire una sua lettura al Melos, anni fa, rimanendo colpito dalla passione che usciva dai suoi versi. Conservo il ricordo di un ragazzo dolcissimo. È stato uno dei tanti “dimenticati” dalle agende poetiche pistoiesi in tempo di capitali della cultura ma, per chi vorrà ricordarlo, rimangono i suoi libri.
Chiudo citando lo status dell’amico Maurizio Giorgi su Facebook:
«Mi addolora immensamente apprendere della prematura scomparsa di Paolo, un ragazzo in gamba,una riflessione introspettiva unica, realista, sempre cosciente del proprio cammino. Un fine poeta della vita. Mai pessimista. Un esempio per molti. Non ti dimenticherò». I suoi libri:

Ha inoltre partecipato a diversi premi letterari, aggiudicandosi il terzo posto al Premio letterario Marco Tanzi, e nel luglio 2015 è arrivato tra i finalisti del Premio letterario trofeo Giacomo Leopardi.

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