Le belle parole di Bertolo

È stata inaugurata allo SpazioA di via Amati a Pistoia, “Le belle parole”, mostra personale di Luca Bertolo, che rimarrà aperta fino all’11 novembre. Il titolo della mostra è una possibile traduzione dell’espressione Ñe’’e Porã, che indica il tipo speciale di linguaggio utilizzato dagli sciamani guaranì per rivolgersi alle loro divinità. Queste Belle Parole o Grande Parlare richiedono un’estrema accuratezza e comportano un’enorme responsabilità. Solo prestando la massima attenzione alla forma dell’interrogazione (le orecchie degli dei sono molto sensibili!) si potrà sperare di ottenere una risposta alla domanda cruciale che gli indios guaranì si ripetono da generazioni: perché, pur sentendosi così simili ai loro dei, vivono ancora in un mondo impuro invece che nel yvy mara ey – la terra senza male? Dichiara Luca Bertolo: «Le parole di questa mostra non sono necessariamente parole. Le opere esposte – alcuni quadri, una scritta luminosa, un video – formano una trama di rimandi incrociati. Se non è più possibile parlare in grande, si può, e forse si deve, riformulare il nostro linguaggio. Spargendo silenzi qua e là »

Luca Bertolo (1968, Milano) anche in questa personale riflette sul valore “in potenza” delle immagini, sulle tante possibili evoluzioni di un nucleo originario, colto nel suo momento di ambiguità significativa in cui ancora l’osservatore può decidere cosa andrà a rappresentare.

↓ GALLERIA FOTOGRAFICA ↓

Print Friendly, PDF & Email
Precedente Commistioni non convenzionali Successivo La scrittura materica di Laura Del Lama

Lascia un commento